Introduzione
Il sistema della ricerca pubblica in agricoltura, ha accumulato, soprattutto per quanto attiene gli (ex) Istituti del Ministero dell?Agricoltura, ritardi e difficolt? organizzative e operative, anche in relazione al prolungarsi della messa in opera della necessaria riforma che ha preso avvio solo alla fine dell?anno scorso.
La valutazione dello statuto e del regolamento del nuovo Ente C.R.A. ha reso evidente la scarsa considerazione riservata al personale precario presente anche da lungo tempo negli ex Istituti IRSA.
Infatti nello statuto e nel regolamento del nuovo Ente nessun passo ? stato affrontato oltre a quello del DL 29/10/1999 n. 454 che cercava di dare un riconoscimento seppur limitato al personale a tempo determinato presente negli Istituti IRSA in quel periodo. Da allora questo tipo di lavoratore ? stato sempre pi? presente nella vita degli Istituti fornendo la sua professionalit? per il normale funzionamento dell?Ente e sopperendo di fatto alle insufficienze interne di organico.
Perch? allora continuare a considerare solo i lavoratori di ruolo in questa riforma, trincerandosi dietro la mancanza di fondi, quando si potrebbe fare economia su altri aspetti e investire sulle professionalit? gi? acquisite con notevole beneficio per tutto l?Ente?
Il procrastinare della riforma ha determinato l?assoluta inadeguatezza delle norme per il risanamento del lavoro precario, che non va considerato come un di pi? ma una parte fondamentale nell?economia del lavoro degli Enti stessi, infatti non ? lontano dalla realt? pensare che met? dei lavoratori tuttora operanti siano precari.
Per uscire da questa sorta di limbo ? importante che il precariato si riconosca in un gruppo sindacale in grado di portare avanti in modo univoco le numerose istanze da troppo tempo ignorate e in grado di lasciare esprimere al gruppo stesso le sue idee e potenzialit? organizzative.
Chi meglio dei precari stessi pu? conoscere le esigenze di questo settore?
Un altro nodo importante di questa riforma ? rappresentato dalla tipologia dei contratti che potranno essere stipulati al personale precario.
Si sa che molte vecchie forme di contratto ad esempio gli ?Impiegati agricoli o operai a T.D.? non verranno pi? utilizzati ma sostituiti da altre forme contrattuali senza pensare alle reali esigenze di chi poi le dovr? subire in prima persona.
Inoltre si riscontrano ritardi nelle assunzioni a progetto per le difficolt? amministrative che mai come in questo periodo di transizione risultano lente e molte volte lesive dei diritti del lavoratore che si vede negato il giusto riconoscimento economico dopo anni di lavoro a supporto degli Istituti di Ricerca.
Le Linee programmatiche generali del G.A.R.P. possono essere riassunte in due fondamentali indirizzi, ciascuno dei quali articolato in una serie di azioni operative:
I. come finalit? STRATEGICA ? di medio, lungo periodo ? operare affinch? il pi? elevato numero di personale precario possa trovare giusta collocazione a tempo indeterminato, attraverso
a. indirizzo e pressione(con azioni sindacali ed eventualmente politiche) sull?Ente e sul Ministero Vigilante.
b. azioni informative e dimostrative verso i media e l?opinione pubblica.
c. azione sindacale nei confronti delle rappresentanze istituzionali e di contrattazione.
d. Possibilit? di consulenza e sostegno legale qualificato nel campo del diritto del lavoro.
e. raccordo con altre organizzazioni e gruppi di personale precario operante negli Enti pubblici
II. come finalit? TATTICA ? di immediata applicazione ? un forte spinta al riconoscimento reale e alla valorizzazione professionale del personale precario che opera fattivamente nell?Ente, attraverso:
a. azione di censimento e indicazione delle consistenze numeriche e delle tipologie operative negli Istituti;
b. divulgazione di queste informazioni a tutto il personale e agli organi rappresentanti dell?Ente attraverso specifiche comunicazioni e spazio apposito nel sito web sindacale;
c. organizzazione di giornate seminariali circa il ruolo e le azioni del precariato;
d. impegno affinch? l?Ente si rivolga attivamente alla formazione del precariato (organizzazione e partecipazione a corsi e seminari) e preveda fondi specifici per agevolare la partecipazione a congressi nazionali e internazionali e stages;
e. impegno nella conoscenza del sistema di riferimento e delle problematiche contrattuali che attendono risposte risolutive;
f. scambio informativo e formativo tra precari, anche di diversa qualifica e specializzazione;
g. tutela legale;
h. organizzazione di uno sportello informativo permanente e di un forum di scambio comunicativo in sede sindacale;
i. ampia divulgazione circa le opportunit? di lavoro (concorsi, assegni, borse, dottorati) sia nell?Ente che in altre strutture rilevanti pubbliche o private.
Nell?ottica di salvaguardare la professionalit? e competenze acquisite per metterle a disposizione nei nuovi contesti strutturali dell?Ente C.R.A.
La possibilit? di entrare in un sindacato gi? organizzato ci permetter? di avere a disposizione per le nostre finalit?:
1. Strumenti di comunicazione sempre attivi (email, telefono, fax).
2. Stesura di report e note informative da divulgare nell?apposito spazio del sito sindacale: www.saur-cer.org
3. Partecipazione attiva in incontri sindacali dedicati al settore e non.
Il nuovo gruppo di precari G.A.R.P. pu? trovare il giusto spazio nel gi? costituito gruppo Saur-Cer mantenendo le sue prerogative prima esposte.
? attivo presso il C.R.A. e altri Enti di ricerca il Saur-Cer (Coordinamento sindacale autonomo aderente al Sindacato Autonomo Universit? e Ricerca) nell'ambito della Confedir che patrocina presso gli Enti di ricerca l'accredito della organizzazione sindacale, fondata e gestita dal gruppo prima operante in ambito Dirstat -Irsa, che per anni ha lavorato negli Istituti di ricerca e sperimentazione agraria nell'interesse delle pi? varie ed elevate professionalit? ed in parte anche per il precariato (Petizione Ministro De Castro 1999). Ci? in piena autonomia pur nel rispetto delle finalit? del SAUR.
Secondo quanto previsto nel suo Statuto, il Saur -Cer si prefigge l'obiettivo di continuare a tutelare la professionalit? e la dignit? del personale qualificato degli Enti di ricerca e possono aderire i lavoratori dipendenti di Enti pubblici di ricerca in possesso di elevata qualificazione professionale cio? ricercatori, tecnologi, dirigenti amministrativi, funzionari, personale tecnico qualificato e direttori di strutture ed anche naturalmente personale con qualifica di direttore e direttore di sezione degli ex Istituti di ricerca.
All'atto della costituzione si ? ritenuto opportuno di lasciare la possibilit? di adesione al Saur -CER di lavoratori con rapporto diverso dal subordinato e cio? a tempo determinato a qualsiasi titolo (precariato in generale) con elevata qualificazione ed operanti negli Enti pubblici di ricerca. E' in via di costituzione il nuovo sito del sindacato:www.saur-cer.org
A quanti volessero avere ulteriori informazioni o volessero aderire al sindacato sono disponibili i seguenti recapiti:
garp@confedir.org
saur-cer@confedir.org
G.A.R.P (Gruppo Autonomo Precari della Ricerca) cell.: 328/4671231 - 339/4410377
Casella vocale /fax: 1782245610
Casella postale: 5533 ? Torpignattara Via Canosa di Puglia, 3 -00177 -Roma
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